Più ci concentriamo sulle nostre
differenze, più tempo dedichiamo a discuterne e meno ci rendiamo conto di cosa
possiamo fare per migliorare la nostra vita.
Più ci incolpiamo a vicenda, meno
noteremo i fili che cercano di manipolare le nostre opinioni e i nostri
comportamenti.
Ogni tanto dovremmo fermarci e
pensare a quello che stiamo facendo per esser certi di essere (o per non
correre rischio di diventare marionette) nelle mani di qualcuno.
Ogni tanto dovremmo tornare a
meditare e ad alzare la testa verso il cielo.
Dovremmo ascoltare le ragioni degli
uni e degli altri senza contrapposizioni ideologiche, cercando una comune
verità. Più che subire e amplificare il dividi et impera dovremmo usare il condividi et impera.
Un popolo non dovrebbe mai farsi dividere,
perché dovrebbe sempre comprendere chi combattere (chi vuol dividere) e chi
amare (se stesso).